Violet Jessop | L’infermiera più inaffondabile del Titanic
Violet Jessop | L'infermiera più inaffondabile del Titanic
Si chiamava Violet Jessop, era un’infermiera e cameriera di bordo che sopravvisse a ben tre disastri navali, tra cui quello dell’inaffondabile Titanic.
Violet veniva da una famiglia di origini irlandesi. Nata a Buenos Aires nel 1887, da giovane si ammala di tubercolosi e successivamente resta orfana di padre. Non avendo più di che campare, la madre decide di spostarsi insieme ai propri figli in Inghilterra. All’età di 21 anni dovette abbandonare la scuola perché la madre si ammalò gravemente.
Violet inizia a lavorare come cameriera prima per la Royal Mail Line e poi per la White Star Line, compagnia navale britannica tra le più famose al mondo.
Il primo incidente a bordo della RMS Olympic
Al suo primo incarico presta servizio come cameriera a bordo della RMS Olympic nel 1911. Era un lavoro pesante e poco remunerativo, 17 ore al giorno per 3 sterline e 10 scellini al mese. Nel settembre dello stesso anno ci fu il suo primo incidente grave ma che, fortunatamente, non scoppiò in tragedia: l’Olympic fu speronato dall’incrociatore HMS Hawke. Il transatlantico, che era il gemello del Titanic, subì un grave danno sul fianco, che venne squarciato ma non affondò. Riuscirono a rimorchiarlo nel porto di Southampton per la lunga riparazione.
La tragedia del Titanic
Non potendo più servire sull’Olympic, Violet venne riassegnata al Titanic, salendo a bordo per la prima volta il 10 aprile del 1912. La tragedia del Titanic è ormai nota a tutti. Il transatlantico, dichiarato inaffondabile dello stesso progettista, colpì un grosso iceberg che ne squarciò il fianco destro e dopo meno di due ora si inabissò. Morirono più di mille persone, soprattutto passeggeri delle classi più economiche, tra cui donne e bambini. Violet, che serviva come cameriera in prima classe, salì su una delle poche scialuppe di salvataggio, riuscendo a salvarsi al suo secondo incidente navale.
Il terzo episodio con il Britannic
Venne riassegnata sulla terza nave della White Star, nonché seconda nave gemella del Titanic, il Britannic. Stanca di dover servire come cameriera, fece un corso da infermiera, che divenne la sua mansione sul nuovo transatlantico. Ma anche il Britannic finì in tragedia: il 21 novembre 1916 colpì una mina tedesca al largo del mar Egeo e affondò in meno di un’ora.
Violet riuscì a salire su una scialuppa di salvataggio. Mentre la nave iniziava ad affondare, le eliche continuavano a girare, emergendo in parte fuori dall’acqua, risucchiando e facendo a pezzi due scialuppe con le persone a bordo. La terza scialuppa che si avvicinava allo stesso destino era quella di Violet, che venne colpita in parte. Lei riuscì a gettarsi in acqua appena in tempo e nuotando il più lontano possibile, salvandosi anche stavolta.
Il Britannic convertito in nave ospedale
Il Britannic dopo l’esplosione della mina
Il relitto del Britannic
Violet non si lasciò scoraggiare e, nonostante questi tre incidenti, continuò a lavorare a bordo delle navi per altri 40 anni.
Morì nel 1971 all’età di 83 anni per insufficienza cardiaca. Scrisse un libro di memorie che furono trovate e pubblicate dopo quasi trent’anni.