Ed eccoci di nuovo qua a parlare di qualcosa di ovvio e scontato come l’uso dello SPID!
Perché voi, tutti, ovviamente, avete già attivato il vostro SPID, vero?
Io sto scrivendo un articolo che parla di uno strumento digitale che tutti, ovviamente, stiamo già utilizzando, giusto?
Sì? Bene, sono fiero di voi, allora potete tranquillamente chiudere il browser e andare a giocare alla Play Station.
Cosa? Tu no? Tu nel 2020 non hai ancora attivato lo SPID? Allora fermati un secondo, vai davanti ad uno specchio e vergognati di te stesso/a, poi torna che ti spiego come fare.
Domande del ca…so
Cos’è lo SPID? È praticamente la tua identità digitale, una sorta di passe-partout per una marea di servizi pubblici e non, come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, l’ACI, il Servizio Sanitario Pubblico, ecc.
Perché lo SPID? Beh se fate parte di quella categoria di persone che godono nel passare la propria vita in fila agli sportelli pubblici non fa per voi. Se invece siete tra quelli che preferiscono richiedere e compilare moduli comodamente da casa allora è lo strumento che fa per voi! Oppure se non volete dover ricordare (e dimenticare) ottocentomila password per ottocentomila servizi (perché tu non usi la stessa password su tutti i siti, vero? Se sì sei il sogno di ogni malintenzionato).
Come faccio lo SPID? Andate sul sito e seguite passo passo le istruzioni, è molto semplice. Vi servirà un indirizzo email, un numero di telefono, un documento d’identità, la tessera sanitaria col codice fiscale ed uno smartphone dove installare l’app di uno degli identity provider (alcuni gratuiti e alcuni a pagamento, trovate l’elenco in fondo alla pagina del link) che vi permetterà di fare il login (ad esempio Poste Italiane, Aruba, TIM, ecc.). L’app vi servirà in base al servizio di sicurezza che volete attivare, ce ne sono tre (io ti consiglio di attivare almeno il primo ed il secondo livello per poter accedere ad un portafoglio maggiore di servizi).