Oggi vi proponiamo il commento di Matteo Flora (“rubato” dalla sua pagina facebook), uno dei migliori esperti di cyber-security, intelligenza artificiale, digitale, nonché hacker, professore, fondatore di alcune società tra cui The Fool (insomma uno con i controcaxxi!). Qui potrete saperne di più.
Ma andiamo per gradi.
Cos’è l’app Immuni?
Immuni è un’app creata per aiutarci a combattere l’epidemia di COVID-19. L’app utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, anche se sono asintomatici.
A chi si è trovato a stretto contatto con un utente risultato positivo al virus del COVID-19, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato. Grazie all’uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione dell’utente.
Il commento di Matteo Flora
In molti mi hanno chiesto, in queste settimane, di Immuni App e se valesse la pena o meno installarla.
Li capisco, sia chiaro, perché sono stato tra i primi (e più vocali con Stefano Zanero) oppositori del modello di collezionamento dei dati che i primi documenti mostravano.
C’è chi dice, addirittura, che siamo stati il veicolo che ha cambiato radicalmente l’intera architettura e che ha determinato la “spinta gentile” (mica tanto gentile) a rendere l’applicazione anonima e il processo di sviluppo aperto e trasparente.
Detto questo, ma quindi cosa rispondo alla domanda “#Immuni va installata?”.
Semplicemente “Sì, subito”.
Perché i dati che colleziona sono davvero minimali e solo quelli utili alla creazione di profili epidemiologici e di segnalazione. Perché voi e solo voi potete decidere cosa fare SE e QUANDO vi arriva una notifica. Potete anche ignorarla (ma non sarebbe molto etico).
Perché i profili di rischio di QUESTA formulazione del software sono DAVVERO residuali (e lo dico con cognizione di causa), e perché tanta parte della Società Civile si è battuta per fare in modo che fosse così.
Abbiamo la SICUREZZA che sia NECESSARIA per rallentare o fermare l’epidemia? No. Ma abbiamo una ragionevole certezza che, a fronte del suo utilizzo, i dati potrebbero essere vitali per contenere la pandemia e per evitare vittime che si POSSONO evitare.
No, non è la panacea. Ma la panacea alle volte non esiste e i processi sono fatti a piccoli, progressivi miglioramenti.
Piccoli come installare una App.
Vedo in giro la campagna #UnitiSiamoImmuni e non so se questo mio endorsement sia effettivamente da annoverare NELLA campagna o meno. Ma so che, sicuramente, io l’ho installata e funzionante e se mi chiedete per strada questa è la mia risposta.
Conclusione
Personalmente all’inizio avevo dei forti dubbi rispetto alla privacy e alla sicurezza dei miei dati e all’utilizzo che ne avrebbero potuto fare. Ragion per cui ho aspettato ad installarla, cosa che ho fatto successivamente.
Il mio consiglio è quello di installarla perché è uno strumento utile in più, innocuo, che può fare la differenza ed aiutarci a prevenire il dilagare dei contagi.
Fonti: pagina facebook di Matteo Flora e sito ufficiale dell’app Immuni.