Marilyn Monroe | Icona di stile tra bellezza, lusso, tristezza e mistero
Marilyn Monroe | Icona di stile tra bellezza, lusso, tristezza e mistero
di Antonella Martino
Nata il primo giugno del 1926 con il nome di Norma Jeane Mortensen. Per evitare che questo articolo diventi un elenco non occorre descrivere il suo talento versatile di riuscire ad essere contemporaneamente un’attrice, una modella, cantante e anche produttrice cinematografica. Inutile insistere sui molteplici film, citandone i titoli con il rischio di annoiarvi (perché uno dei focus di Stranger Zine è quello di differenziarsi per i contenuti), infatti occorre invece porre l’attenzione sull’unicità di Marilyn e la sua immortalità dimostrata dal fatto che tutt’oggi è un’icona di stile e le generazioni sia di anziani, che di adulti, che di giovanissimi conoscono la sua figura.
E’ mancata molto giovane all’età di 36 anni, il 04 agosto del 1962: “suicidio” per i più; tuttavia ancora oggi dietro la sua morte c’è un velato mistero. E’ risaputo che Marilyn aveva mille sfaccettature e una di queste la vedeva nelle vesti dell’amante del Presidente degli Stati Uniti d’America (John Kennedy). Infatti come dimenticare la sua vocina interpretare la canzone “Happy Birthday Mr. President”, canzoncina che ha ingrassato il suo simbolismo insieme al famosissimo vestitino che svolazza in una ingenua e pulita malizia e altri simbolismi che hanno contribuito a renderla indimenticabile.
Per molti è sempre stato un dubbio il suo apparire bella e spensierata e in tantissimi si sono sempre chiesti se quel modo spensierato, per alcuni addirittura frivolo, fosse davvero lei. La domanda insita che si cela dietro questo personaggio è sempre stata “che non volesse nascondere la sua immensa intelligenza o sensibilità d’animo?!”. Sono molteplici le fonti reperibili in rete sul fatto che Marilyn potesse risultare addirittura scomoda ed ecco perché probabilmente quel suicidio è un omicidio, avvalorato dal fatto che poche settimane prima della sua morte fu costretta ad abortire da quello che dovrebbe essere il frutto della relazione con il Presidente.
Altri sostengono che in qualche modo anche la figura di Anton Szandor Lavey, il fondatore della Chiesa di Satana, fosse collegata con Marilyn Monroe in quanto la compagna di Lavey era Jayne Mansfield che fu la principale rivale di Marylin, anche lei attrice, biondissima e sex symbol ma senza mai aver raggiunto esaustivamente il successo di una Marilyn sempre più in crescita e sempre più ammirata. Secondo molti proprio le competizioni, le invidie e i confronti distruttivi sono la vera ode a Satana ma si tratta sempre di supposizioni perché quello che rimane è il mistero e soprattutto il dubbio tra suicidio e omicidio. Tuttavia anche se non c’è e forse non ci sarà mai una effettiva risposta, non resta che arrampicarsi all’unica verità reperibile dai fatti e cioè che Marilyn è immortale e lo resterà per sempre.
Ancora oggi tanti stilisti si rifanno ai suoi vestiti e in particolare a quello che aleggia con innocente sensualità. Anche nella musica, Marilyn è citata in molte canzoni come in Rolls Royce di un modernissimo Achille Lauro o quando la popstar internazionale Madonna molto sovente ha omaggiato la figura di Marilyn sia nei look che nell’interpretazione di alcuni dei suoi brani. Pochi anni fa nel cuore del centro di Torino, precisamente a Palazzo Madama, fu allestita un’intera mostra dedicata alla vita di Marilyn, con alcuni dei suoi vestiti, scarpe, accessori personali, fotografie e lettere autentiche. In esposizione anche molti dei suoi più intimi e personali ricordi, comprese le fotografie originali inerenti alla sua morte.
Inoltre oggi Marilyn è un simbolo che ricorre anche nei gadget, dalle T-shirt agli arredi. Basta digitare il suo nome nelle piattaforme di shopping on line e si trova di tutto con impresso il suo volto. E’ doveroso citare l’opera fluorescente dell’artista Andy Warhol che è proprio al viso di Marilyn che ha dedicato una delle sue opere più importanti, volto che si ripete nella stessa opera in 50 immagini. E la stessa immagine ripetuta 50 volte è tratta dall’unica fotografia pubblicitaria del film “Niagara” e l’artista Warhol, scegliendo di ripetere questa immagine, riesce a sintetizzare la vera essenza di tutta la vita di Marilyn Monroe ovvero il fatto che è soprattutto un simbolo, un’ icona di eleganza, stile e bellezza.