La storia di Tsutomu Yamaguchi, l’uomo antiatomiche
Tsutomu Yamaguchi è il nome dell’uomo antiatomiche che sopravvisse ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (“hibakusha nijyuu” letteralmente “uomo bombardato due volte”), nato a Nagasaki nel 1916 era un ingegnere giapponese. Tutti sappiamo che durante la seconda guerra mondiale, l’Impero Giapponese era alleato con i nazisti. Per porre fine alla guerra gli americani investirono nel progetto Manhattan. Come risultato svilupparono per primi la bomba atomica.
6 agosto 1945
Quel giorno Tsutomu, che lavorava per la Mitsubishi Heavy Industries, si trovava ad Hiroshima da sei mesi per lavoro con la sua famiglia al seguito. Quello sarebbe stato l’ultimo giorno in trasferta, poi sarebbe tornato a casa. Ma l’universo aveva altri piani per il nostro ingegnere, infatti alle 8.15 di mattina, ad appena 3 km dalla sua posizione venne sganciata la prima bomba atomica, denominata “Little Boy”.
L’esplosione e la seguente onda d’urto ferirono gravemente Tsutomu, gli perforò entrambi i timpani, lo rese temporaneamente cieco, riportò gravi ustioni sulla parte sinistra del corpo e rimase calvo. Passò la notte in un rifugio antiaereo a Hiroshima.
Il giorno successivo il buon Yamaguchi, partì insieme alla sua famiglia per tornare a casa loro e venne a conoscenza di quello che era successo. Infatti il presidente americano Truman, dopo 16 ore dal bombardamento, nel suo celebre discorso dichiarò che era stata usata una bomba atomica contro il Giappone.
9 agosto 1945
Tsutomu arrivò nella sua città natale, proprio il 9 agosto e stava spiegando ai suoi superiori la sua avventura, quando pochi minuti dopo 11 del mattino fu sganciata su Nagasaki la seconda bomba atomica “Fat-Man”. Sempre a circa 3 km di distanza da Yamaguchi, il quale nel giro di appena 3 giorni si trovò di nuovo a subire lo stesso incubo nucleare.
La vita dopo le bombe
Come tutti i sopravvissuti alle esplosioni nucleari, Tsutomu si portò dietro per tutta la vita gli effetti causati dalle radiazione. Anche a sua moglie toccò lo stesso destino, ma ebbero comunque dei figli nati perfettamente sani. A lui ed altri 165, lo Stato giapponese gli riconobbe lo status di sopravvissuto a due bombe atomiche. Tanto che nel 2006 partecipò ad un documentario intitolato Nijuuhibaku (Bombardati due volte) poi proiettato alle Nazioni Unite, per ricordare l’orrore delle bombe nucleari.
Per il resto della sua vita Yamaguchi si dedicò all’attivismo antinucleare, a ottanta anni scrisse una biografia su quella esperienza. Proprio perché non voleva che l’opinione pubblica si dimenticasse di quell’orrore, che lui ha dovuto subire addirittura per due volte.
Il nostro buon Tsutomu Yamaguchi è morto nel 2010 per un tumore allo stomaco, ma il suo ricordo rimarrà vivo come uno di quei eroi senza mantello, l’ uomo antiatomiche con la sua testimonianza e attivismo affinché l’orrore delle bombe atomiche non venga dimenticato.