di Antonella Martino
Bugo, pseudonimo di Christian Bugatti (Rho 2 agosto 1973), cantautore italiano arrivato al grande pubblico dopo la più che virale esperienza sanremese in compagnia di Morgan (Marco Castoldi).
Morgan ha un talento immenso, è un artista straordinario, colto e unico, definito “genio” da tantissimi. Durante l’edizione sanremese che ha visto Morgan duettare con Bugo con il brano Sincero ha avuto luogo una lite in musica composta da Morgan che ha cambiato il testo poco prima di entrare in scena e ciò ha sconvolto tutto il pubblico. Da quel momento l’opinione pubblica si è separata in tre. Per primi, facciamo riferimento ai fanatici di Morgan che lo amano in qualsiasi circostanza. I secondi sono persone completamente indifferenti allo scandalo e che poco si interessano di quello che ruota attorno al Festival di Sanremo, sono solo amanti oggettivi della musica in sé (il brano Sincero, oltre ad essere orecchiabile, è ricco di significato e per coloro che amano davvero la musica non possono omettere i complimenti artistici ad entrambi); anche ora che il brano è meno attuale, rimane impresso nella memoria e ancora tanto trasmesso. Infine, ma non meno importante, le persone si sono schierate in favore di Bugo vedendo in lui quella vulnerabilità e sensibilità d’animo che lo hanno portato ad abbandonare il palco onde evitare di entrare in sterili polemiche. Inoltre grazie alla trasmissione dei video di retroscena del dietro le quinte dell’Ariston si può notare in Christian una persona messa particolarmente sotto stress già da prima dell’esibizione e anche se Bugo non è un adolescente alla prima esibizione canora resta comunque la prima esperienza sanremese. Si sa che quello del Festival di Sanremo è uno dei palchi più sognati e temuti anche da cantanti con pluriennali esperienze all’Ariston.
Tuttavia la forza di Christian procede presentandosi l’anno successivo da solista con il brano E invece sì. Quello che è triste è che Bugo ha la sua storia musicale, la sua gavetta e le sue esperienze ma non contano in quanto lo si associa sempre all’episodio di Sanremo e alla collaborazione con Morgan. Non è bello ammettere che molto spesso in Italia conta molto di più l’estetica di un personaggio, ciò che gli ruota attorno o il gossip anziché i contenuti e Christian può vantarne molti.
Inoltre il suo presenzialismo sui social è ammirevole perché invece di fare la “star da piedistallo” è una persona semplice e umana, la sua passione per la Juventus o la devozione che ha nei confronti di Vasco Rossi e tutto ciò che sponsorizza sui social lo rendono un uomo “normale” per chi lo segue ed ecco perché è speciale. Addirittura ha dato la possibilità a due giovani che si occupano di T-shirt personalizzate e che con la maglietta con la scritta “io mi bugo” oltre ad una simpatica ironia si sottolinea il valore umano di Christian, perché per quanto si possa essere facente parte del mondo dello spettacolo rendersi contattabile è un valore aggiunto della sfera etica che va al di là di soldi e successo.
Un dubbio sorge spontaneo: e se tutto questo, compresa l’occasione concessa ai due giovani che si occupano delle T-Shirt, fossero degli elementi in più che stanno a simboleggiare la sua estrema sensibilità?! Sensibilità che talvolta si può collegare ad una deliziosa vulnerabilità umana che laddove ci si rende conto di essere oggetto di scherno anziché reagire alzando la voce ci si ritira dinnanzi alle situazioni difficili, figuriamoci se ci immedesimassimo in lui, in diretta nazionale in difficoltà su un palco importante come quello del Festival di Sanremo. Ma per i maligni adesso che è passato il tempo avanza ancora il dubbio che è stata tutta una montatura per lanciarlo e ovviamente ciò che succede agli artisti nel loro privato o nei contratti discografici non possiamo saperlo, però nel caso di Bugo possiamo emozionarci, ascoltando una delle canzoni più belle del suo repertorio, in collaborazione con Ermal Meta, che può piacere o no ma non si può non riconoscere che Ermal ha la voce che valorizza ulteriormente l’amorevole e gentile brano Mi manca. Con queste due parole “mi manca” si potrebbe congedare il discorso su Bugo, cioè che gli manca il suo farsi apprezzare come artista quando si fa riferimento al gossip e sarà per questo che si sta facendo spazio e non resta che fargli un grosso in bocca al lupo e i complimenti alla sua carriera, ben cosciente per sua stessa ammissione di un talento canoro né da baritono e né da tenore, che imperterrito e forte va avanti per la sua strada.
Tantissimi opinionisti comprese “le penne giornalistiche” più esperte hanno lucrato o si sono divertiti ai danni di questo cantante che è prima di tutto un ragazzo sensibile e poi un cantante. La storia ci insegna che ci sono fior di giornalisti che non sono mai scesi a compromessi e che le loro penne erano dedicate solo alla verità o alla giustizia. La verità è che Bugo sarà anche un artista che non rientra nei talenti da Conservatorio ma ha il suo talento e la sua storia, le sue scarpe, i suoi passi e il suo cammino vanno rispettati. Il rispetto bisognerebbe dedicarlo ad ogni essere umano a prescindere, sempre e comunque al di là del suo mestiere, gerarchia sociale, aspetto fisico, condizione economia o status symbol. Continua per la tua strada Christian, anzi come canti tu “Christian cresci stai su dritto!” il cammino della musica è lungo e difficile ma Bugo sa farsi spazio.