Quello che state per leggere è il contributo di Antonella Martino, un articolo e recensione su Ermal Meta e sul tema delle stelle nelle proprie canzoni.
Generalmente nel linguaggio “comune” con la definizione stelle si tende a pensare alla notte, quindi un fenomeno atmosferico per le persone con uno sviluppato senso pratico. Chi invece è più filosofico vede in loro un “simbolo” di romanticismo, chi ha un’indole sviluppata verso la carriera vede un sinonimo di “vip”, chi adora l’astrologia ha delle stelle un concetto di oggetto di studi e riflessioni. Invece per il cantante Ermal Meta, (ormai conosciuto come noto cantante ma in realtà è autore, compositore, ecc. più volte partecipante al Festival di Sanremo e in più di un occasione sul podio) le stelle sono sinonimo di destino e soprattutto sono ricorrenti nei suoi brani.
Nel brano “Vietato Morire”, datato 2017 (canzone che lo ha portato all’attenzione del grande pubblico), nel ritornello canta le seguenti parole: “cambia le tue stelle se ci provi riuscirai e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai”.
Molti cantanti quando riescono a coronare la loro carriera cambiano completamente genere, non per Ermal che rimane coerente e costante con la sua voce angelica e con i contenuti poetici. A dimostrazione della sua coerenza nel 2021 dedica un’intera canzone alle stelle; simbolo ricorrente già nel titolo “Stelle cadenti”.
Nella canzone “Uno” urla al mondo che “il cielo è uno” e il cielo è ovviamente lo sfondo delle stelle. Le stelle lo hanno accompagnato nella sua musica e oggi potrebbe specchiarsi e considerare il fatto che una stella è lui stesso e che a differenza di altri cantanti o pseudo tali ostentatori, esibizionisti, presuntuosi, non riconoscenti verso il pubblico ma anzi grazie ai social vogliosi di sottolineare continuamente le differenze tra loro e la gente, dimenticando che quest’ultima è il vero datore di lavoro degli artisti… a differenza di tutto questo Ermal è sempre rimasto dolce e con il suo talento riesce a cantare anche facendosi portavoce di una minoranza che vuole sognare e vivere ricordando loro che è “vietato morire” e altri bellissimi e nobili messaggi sempre presenti nelle sue canzoni che non sono mai frivole. E ci sarebbero ancora un milione di cose da dirgli ma bisognerebbe adoperare il cielo come foglio e le stelle come inchiostro e questo può succedere in un suo concerto, in una notte d’estate.
Congratulazioni Ermal, al tuo cuore, alla tua dolcezza, alla tua voce d’angelo. E’ giovane e da qui ai prossimi vent’anni potrebbe diventare il nuovo “Al bano” o comunque un pilastro della musica. Ermal Meta? E’ una stella che fa bene al cuore!
Antonella Martino (1989) Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Cassino ottenuta nel 2012, completa il proprio percorso di studi con la laurea specialistica presso il DAMS di Torino, presentando una tesi sulla “filosofia del cartone animato” che vede protagonista Walter Elias Disney. Tra gli aforismi più famosi di Walt Disney il seguente:- “se puoi sognarlo puoi farlo” e su questo aforisma si costruisce la personalità romantica e “ sognatrice tra le nuvole” infatti il “mondo dello spettacolo” è sempre stato il perno principale dei suoi studi e i suoi interessi. Deve a papà Arcadio che fu un noto politico (della regione Campania negli anni 90) nonché avvocato e docente universitario il suo amore per la penna. Infatti Antonella Martino è principalmente una scrittrice ed è infatti “la scrittura” il motore di tutta la sua vita. Il suo libro intitolato “Io non taccio più… hai ragione Ermal è vietato morire!” è il suo primo manoscritto, dedicato alla figura professionale del cantante “Ermal Meta”. Unendo i suoi principali amori la scrittura e lo spettacolo.