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La storia del pigiama: dal palazzo reale all’armadio di tutti

Dall’India all’Occidente

l pigiama, oggi simbolo di comfort e intimità domestica, ha una storia sorprendentemente regale e internazionale. Le sue origini risalgono all’antica Persia, dove il termine “pāy-jāmeh” indicava un indumento ampio e comodo, composto da una tunica e pantaloni leggeri. Introdotto in Europa nel XVII secolo grazie ai commerci coloniali, il pigiama divenne inizialmente un capo esotico indossato solo dalle élite.

Fu solo all’inizio del XX secolo, con l’influenza della moda maschile britannica e il boom della produzione industriale, che il pigiama si trasformò da un simbolo aristocratico a un elemento essenziale del guardaroba di tutti. Dai salotti reali ai negozi di ogni città, il pigiama ha percorso un lungo viaggio, adattandosi ai gusti, alle culture e alle necessità di ogni epoca.

Dalla camera da letto al salotto

Inizialmente, il pigiama è un capo esclusivamente maschile, destinato alla sfera privata. Tuttavia, nel corso del XX secolo, subisce una vera e propria rivoluzione. Nel 1910, lo stilista Paul Poiret sorprende il mondo della moda proponendo pantaloni ampi e comodi, ispirati proprio ai pigiami maschili. Questa innovazione apre le porte all’uso del pigiama anche per le donne, che iniziano ad indossarlo non solo per dormire, ma anche per trascorrere momenti di relax in casa.

Negli anni ’30, il pigiama diventa un simbolo di glamour e disinvoltura. Celebrità e icone di stile vengono spesso fotografate in pigiama di seta, contribuendo a diffondere questo capo in tutto il mondo.


La domanda è: se il pigiama era un considerato inizialmente un indumento maschile, cosa indossavano le donne per dormire?

Originariamente, mentre il pigiama era considerato un indumento maschile di origine orientale, le donne in Europa e in altre culture indossavano per dormire abiti molto diversi. Fino al XVIII secolo, il capo da notte femminile più comune era la camicia da notte, un indumento lungo, spesso semplice e realizzato in tessuti naturali come lino o cotone. Questo capo, privo di decorazioni e disegni elaborati, rispondeva a esigenze di modestia e praticità.

Nel corso del tempo, le camicie da notte si arricchirono di dettagli, come merletti e ricami, soprattutto tra le classi agiate. Solo con il XX secolo, influenzate dai cambiamenti nella moda e dall’emancipazione femminile, le donne iniziarono ad adottare anche il pigiama, trasformandolo in una scelta unisex e ricca di varianti stilistiche.


Il pigiama oggi: un’icona senza tempo

Oggi, il pigiama è un indumento amatissimo da grandi e piccini. Disponibile in un’infinità di modelli, tessuti e fantasie, si è evoluto da semplice capo da notte a vero e proprio outfit per il tempo libero.

Curiosità sul pigiama

  • Il pigiama spaziale: Gli astronauti indossano una speciale tuta da notte durante le missioni spaziali, progettata per garantire il massimo comfort e facilitare il sonno in condizioni di microgravità.
  • Il pigiama come simbolo di protesta: Negli anni ’60, il pigiama diventa un simbolo di ribellione e anticonformismo. Studenti e attivisti lo indossano durante le manifestazioni, sfidando le convenzioni sociali.
  • Il pigiama party: Una tradizione ormai consolidata, il pigiama party è un’occasione per trascorrere una serata in compagnia degli amici, indossando il proprio pigiama preferito.

Conclusioni

Dalle sue umili origini in Oriente, il pigiama ha fatto un lungo cammino fino a diventare un’icona della moda contemporanea. La sua storia è un esempio di come un capo di abbigliamento possa evolversi nel tempo, adattandosi ai gusti e alle esigenze di diverse culture e generazioni.

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