Ingenuity | Il primo mezzo volante su un altro pianeta
Ingenuity | Il primo mezzo volante su un altro pianeta
Nel momento in cui Ingenuity, il piccolo elicottero arrivato su Marte con il rover Perseverance, volerà sarà il primo mezzo a volare su un altro pianeta che non sia la Terra
Era il 18 febbraio quando eravamo tutti in ansia con lo sguardo attaccato alla diretta della NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) per l’ammartaggio nel cratere Jezero del rover Perseverance (ne ho parlato qui) con la missione MARS2020.
Dopo poco più di un mese, durante il quale Persy ci ha mandato centinaia di foto, dopo aver fatto tutti i test diagnostici di sistema e dopo aver percorso i primi metri, è finalmente arrivato il turno del piccolo elicottero Ingenuity!
Il 23 marzo la NASA ha fatto una diretta sui propri canali social dove anticipava i prossimi passi del piccolo drone dal peso di soli 1,5 KG.
I punti principali della conferenza stampa
La preparazione e le fasi iniziali
Il volo non potrà essere effettuato prima del 8 aprile perché ci sono ancora delle operazioni da fare. Prima di tutto il rover dovrà arrivare alla zona designata per il primo volo di Ingenuity, per questa operazione ci vorranno un paio di giorni. Poi inizieranno le fasi di distacco che dureranno 6 Sol (sei giorni marziani) e non potranno essere annullate o interrotte. Tutta l’operazione verrà fotografata minuziosamente per assicurarsi di non commettere errori. L’ultimo ad essere sganciato sarà il cavo che alimenta l’elicotterino, che da quel momento in poi potrà contare solo sulle sue batterie interne e sui suoi piccoli pannelli solari.
Quando Ingenuity verrà sganciato del tutto, Persy si muoverà per permettere ai raggi del Sole di colpire i pannelli solari e caricare le batterie. Da questo momento inizia ufficialmente la missione di Ingenuity, della durata di 30 Sol.
La missione
La sua missione non ha scopi scientifici, non dovrà fare esperimenti per cercare forme o tracce di vita del passato.
Questo è solo un dimostratore tecnologico, con lo scopo di testare la tecnologia e provare che è possibile volare su un altro pianeta e in un’atmosfera diversa da quella terrestre, in modo da raccogliere quanti più dati e informazioni possibili per le future missioni su Marte con esseri umani e non.
Dopo aver testato il corretto funzionamento delle eliche e dei rotori, per verificare che funzionino, dopo il lungo viaggio e l’ammartaggio, l’elicottero sarà pronto per spiccare il volo. Il primo esercizio sarà un volo di 3 metri, alzandosi alla velocità di 1 metro al secondo. Dopo mezzo minuto inizierà a scendere con molta cautela.
Le eliche si muoveranno ad altissima velocità di rotazione, ben 2537 giri al minuto.
Durante il volo una piccola fotocamera (NavCam, cioè fotocamera di navigazione) posta sotto il drone scatterà 30 foto al secondo a bassa risoluzione in bianco e nero. Questo servirà per valutare l’area sottostante e capire dove atterrare o far dirigere il rover Perseverance.
Sapremo se tutto sarà andato bene solo quando il rover ci manderà le immagini della propria fotocamera e quelle ricevute dal drone, nelle ore successive al primo volo.
L’elicottero ha abbastanza carica nella batteria per mantenere l’elettronica al caldo nelle ore più fredde per solo una notte, quindi i pannelli solari dovranno funzionare fin da subito.
Curiosità
Sotto l’elicotterino è stato attaccato un pezzo di stoffa del primo aereo dei fratelli Wrigth, cioè del primo mezzo che ha volato sul pianeta Terra. Ed è bellissimo sapere che una parte del quell’aereo sarà insieme al primo mezzo a prendere il volo su un pianeta diverso dalla Terra, Marte.