Correva l’anno 1992 e nelle edicole italiane usciva Spray Liz, il primo fumetto con tematiche sull’omosessualità. In un Paese che si risvegliava dalla sbornia del boom economico degli anni ottanta, con la doccia fredda di Tangentopoli, non esisteva la sigla del movimento LGBT. Le leggi contro l’omotransfobia erano anni luce a venire.
Storia editoriale
La serie è stata creata dal prolifico Luca Enoch. Usciva sulle pagine del “Intrepido“, assieme ad altre serie come in uso sulla rivista. Successivamente raccolte in un due volumi, poi nel 1994 ci fu una seconda serie di dodici volumi, editata da Star Comics. Finite le nuove uscite, si sono susseguite a pubblicazioni alterne.
Il personaggio
Liz è una ragazza di 16 anni, graffitara frequentatrice del centro sociale Macondo. Costretta a lavorare di notte per portare a termine le sue opere artistiche, si muove in un’imprecisata città americana molto all’amatriciana, se mi si consente il termine. E’ l’ossessione di un poliziotto corrotto e violento, Kinnok, con il quale si sconterà a più riprese. Ha un’amica dichiaratamente lesbica, alla quale non disdegnerà le sue attenzioni, un amico, Kaifa, graffitaro anche lui e Abraham Kane, un poliziotto di colore con il quale si concederà. Questo terzetto avrà la sua dose di gelosie e simpatici siparietti, degni dei moderni manga. Ma la serie è molto di più: affronta temi quali l’attivismo ecologico, la vivisezione, i primi hacker, la corruzione e le multinazionali. Inoltre le iniziative del centro sociale Macondo sono sempre osteggiate da un sindaco retrogrado.
Il mio episodio preferito
L’episodio che più mi ha colpito è il n. 4 della seconda serie, intitolato Rappresaglie, dove vengono aggrediti i giornalisti di una rivista xenofoba e destroide. Diretta da un uomo di nome Feltst (vi ricorda qualcuno? ovviamente ogni riferimento è puramente casuale) e da un motociclista misterioso, che si scoprirà essere una donna, un’amica di Kate.
Peccato per la chiusura, il fumetto meritava di più ma ha il pregio di avere fatto da apripista al prolifico autore Enoch. Successivamente è stato assoldato dalla Bonelli, dove ha di fatto modernizzato il fumetto italiano, con tematiche e influenze manga.
Quindi se potete vi consiglio di recuperare Spary Liz, sono sicuro non vi deluderà.