Continua il nostro viaggio attraverso i fumetti. Questa volta parleremo di autori famosi in altri campi che hanno affrontato la cosiddetta nona arte, per poi tornare al loro settore. Il titolo è ripreso dal Gian Luigi Bonelli che si definiva “un romanziere prestato al fumetto e restituito“.
Oggi voglio scrivere dell’opera di Enzo Biagi, il famoso giornalista, “Storia d’Italia a fumetti”. Molti lo ricorderanno per “Il fatto”, programma Rai da lui presentato. Poi fu cancellato con l’editto bulgaro di Berlusconi, con annesse giuste polemiche. Negli anni ’80 scrisse appunto il fumetto di cui parliamo, in cui radunò un bel team di disegnatori italiani e non. Fra cui Milo Manara, Paolo Piffaerio, Carlo Ambrosini e tanti altri. In un momento storico in cui il fumetto non era ancora considerato una forma d’arte.
Un viaggio attraverso il tempo a fumetti
E qui Biagi si sbizzarrisce con la scrittura, presentando gli episodi a volte come fossero cronache di giornali dell’epoca, oppure come nei capitoli medievali , raccontati come se fossero una cronaca di calcio. Ad esempio ricordo l’episodio della disfida di Barletta, dove i cavalieri erano rappresentati come calciatori in campo, rendendo il tutto in chiave moderna ma comunque avvincente.
Agli occhi del lettore passavano così episodi di storia, dalla fine di Roma al Medioevo, dal Rinascimento all’unità d’Italia, fino alle guerre mondiali, gli anni di piombo e in ultimo il periodo di crescita economica degli anni ’80 (l’opera in questione è quella stampata nel 1988). Divertendo e coinvolgendo alla riflessione anche su scandali italiani, articoli della Costituzione e primati sportivi. Spesso usava il noi nelle didascalie, non lo faceva per orgoglio nazionale, ma perché come diceva De Gregori “la storia dà torto o da ragione, la storia siamo noi…”
Enzo Biagi e Topolino
Infine il compianto Biagi scrisse anche un soggetto per topolino, intitolato “topolino e la memoria futura“. Cimentandosi di nuovo nel fumetto, scrisse una storia dove appunto Topolino dovendo fare un reportage sulla storia passata, si fa aiutare da due scienziati Marlin e Zapatec per tornare indietro nel tempo, dall’anno zero ad oggi. Perché non si può scrivere del futuro, se non si conosce il passato.