Il decreto
Voi pensate che ci voleva tanto ad evitare ciò che è successo? Vi assicuro di no. E credetemi, ho una certa esperienza.
I decreti sono scritti spesso riportando ad altre leggi che riportando ad altre leggi. Ma quando non stai modificando una norma preesistente, ma ne stai scrivendo una ex-novo, allora te la cavi veramente con poco. Bastava inserire la seguente frase:
“Non possono richiedere il bonus xxxxx i titolari di partita IVA che abbiano dichiarato un reddito lordo superiore ai 60.000 euro nell’anno 2019“.
Passatemi qualche imperfezione, mi perdoneranno gli esperti di drafting normativo, ma bastava una frase del genere per impedire che un deputato potesse fare richiesta del bonus da 600 euro destinato a quelle partite IVA che ne avevano veramente bisogno perché impossibilitati a lavorare e a portare a casa un reddito per sé e per la propria famiglia.
Italia il Paese dei balocchi e degli ipocriti
Senza però voler essere ipocriti proviamo a immaginare quanti medici, dentisti, ginecologi, avvocati, professionisti, ecc. che percepiscono ogni giorno migliaia di euro in visite o altri lavori, spesso senza fattura, quindi “a nero”, hanno fatto ugualmente richiesta del bonus da 600€.
Sì perché troppo spesso ho visto puntare il dito contro i “politici ladri” da medici, ad esempio, che registravano regolarmente solo un decimo degli incassi effettivi, prendendosi di fatto gioco dei propri colleghi onesti.
Quella che ci troviamo al potere è una classe politica di mediocri, tali e quali agli italiani che li votano, abituati ad arraffare tutto ciò che possono prima che sia troppo tardi ed il grande sogno della vita da parlamentare finisca senza l’opportunità, o l’opportunismo, di rientrare tra i pochi fortunati a sedere in quello scranno (ovviamente il discorso non vale per tutti, ci sono persone che meritano veramente con onore di sedere in quei banchi). Soprattutto se malauguratamente dovesse passare un’altra legge fatta a caxxo come quella sulla diminuzione dei parlamentari, firmata m5s, che tra poco dovremo confermare o respingere con il referendum a settembre.
Mi ronza in testa il commento del Capone: “Che poi fare la beneficenza coi soldi degli altri è veramente da dementi”.