La storia di Clyde Barrow e Bonnie Parker ricordati sia per la loro nota criminalità e sia per il loro intenso amore.
Quando si dice “finché morte non ci separi”, infatti morirono entrambi contemporaneamente il 23 maggio 1934. I due subirono un’imboscata e furono uccisi su una strada di campagna in Louisiana. Narrando direttamente la loro morte è come leggere un libro al contrario o come quelle storie di fantasia dove si nasce anziani per morire neonati, ma generalmente quando si pensa a Bonnie & Clyde è davvero difficile bloccare il pensiero spontaneo della loro tragica uccisione che, seppur così drammatica, resta comunque affascinante per il loro amore. E’ quasi impossibile parlare di Bonnie separatamente da Clyde, sono l’uno parte integrante dell’altra.
Sono stati fonte di ispirazione per film e canzoni, infatti possiamo citare il film “Bonnie&Clyde all’italiana” che vede nel cast celebri attori come Paolo Villaggio e Ornella Muti, i numerosi documentari, anche una miniserie del 2013 con gli attori Emile Hirsch nei panni di Clyde e l’attrice Holliday Grainger nei panni di Bonnie. Nella musica, ricordiamo la famosa canzone di Beyoncè e Jay Z intitolata “Bonnie & Clyde”. Questi due nomi vengono cantati diversamente da Achille Lauro che anche se nel suo repertorio ha una canzone intitolata “Bonnie&Clyde” all’interno del testo non canta i loro nomi ma li descrive tramite un linguaggio figurato come ad esempio la frase: “mettere la tv al plasma in bagno, in salone la vasca idromassaggio” e al di là dei personaggi in sé di Bonnie & Clyde così dovrebbe essere l’amore, ovvero un rapporto privo di regole e con il massimo della libertà.
Inoltre Bonnie & Clyde aiutati dallo scenario statunitense e dall’epoca nella quale sono vissuti sono diventati delle icone per il merchandising: nello shopping on line si trova di tutto dalle felpe, ai cuscini, alle tazze con i loro nomi, articoli da regalo idonei a San Valentino o all’anniversario e non solo, o come costumi a Carnevale. Tuttavia bisognerebbe tener presente che la fama non sempre equivale ad essere un mito o un modello da seguire e spesso si dovrebbe valorizzare anche la persona cosiddetta “normale” che andrebbe apprezzata in quanto non è facile essere un granello in fila a tutti gli altri granelli che fanno miracoli per arrivare alla fine del mese, con dei mezzi limitati e limitanti, nonché col sorriso sulle labbra.
Generalmente chi dedica la propria vita a delinquere lo fa per migliorare la qualità della propria vita e accedere al lusso, ma spesso è solo una giustificazione per saziare un’indole cattiva che, anche se non ce ne rendiamo conto, noi tutti facciamo continuamente ingrassare anche con il nostro perbenismo, con i complimenti sulle persone più ricche e le critiche su quelle più povere, con i social, con gli esibizionismi, le comparazioni e le competizioni perché diventiamo adulti e diventiamo il peggior nemico di noi stessi, diventiamo il criminale del nostro bambino interiore e interpretiamo noi stessi la parte peggiore di Bonnie per le donne e la parte peggiore di Clyde per gli uomini, e quando siamo in contatto tra di noi parliamo sempre e solo di soldi, lavoro, presunti successi ecc. Talvolta chi ha un animo sensibile e vulnerabile o mente pur di farsi accettare dagli altri, oppure si potrebbe veramente rischiare il futuro perché tutto questo istiga a delinquere per accedere a quel rispetto desiderato dalla maggioranza delle persone.
Il perché Bonnie & Clyde abbiano scelto di delinquere non lo si può sapere davvero perché ci si può solo aggrappare alle fonti storiche di libri o eventuali documentari, e si sa che per avere risposte certe bisognerebbe averli conosciuti per davvero, tuttavia l’augurio che si dovrebbe auspicare è quello di ricordarli non per la loro “pistola” ma per il loro amore, il sentimento umano più forte che c’è e che dovrebbe unire le persone ai poli opposti per completarsi a vicenda e imparare a vivere insieme, passo dopo passo. Probabilmente è ciò che è mancato a Bonnie & Clyde che pur essendo l’una parte integrante dell’altra, sono stati l’uno la parte maschile e l’altra la parte femminile della stessa persona che per quanto affascinante è anche nocivo perché al sentimento di “eventuale vendetta” è venuta a mancare quella controparte che ha sostituito la pistola con un fiore.