Bravi fumettisti prestati al romanzo | Riccardo Finzi Praticamente Detective
Bravi fumettisti prestati al romanzo | Riccardo Finzi Praticamente Detective
Per questo articolo della serie Bravi fumettisti prestati al romanzo il nostro esperto di fumetti scriverà di Riccardo Finzi Praticamente Detective
Questa volta non parlerò di un fumetto nel senso stretto del termine, ma di una serie di romanzi gialli comunque scritti da una guest star delle nuvolette nostrane. Ovvero Max Bunker, lo pseudonimo di Luciano Secchi, autore del personaggio Riccardo Finzi.
Storia editoriale
La serie, nata nel 1978, si articola di 18 romanzi (l‘ultimo del 2020 “Il vendicatore”). Del primo romanzo “Agenzia investigativa Riccardo Finzi” ne è stato tratto un film con Renato Pozzetto per la regia del defunto Bruno Corbucci, il quale si può definire un giallo/commedia piacevole da guardare. Ma credetemi, i romanzi sono molto più articolati e particolari.
Il personaggio Riccardo Finzi
E’ un detective di Monza trapianto a Milano, diplomato per corrispondenza alla società “Volontà e Abnegazione”. Trova un appartamento a Milano, che diventa anche il suo studio, e si guadagna le simpatie di una sua vicina di casa, Pina Parenti. Lei lombarda doc (la classica sciura), la quale come dirà Finzi, assumerà il ruolo di cuoca volontaria dato che Riccardo Finzi le ricorda il povero marito. Dunque cura a lui e anche alla casa, in realtà più come una donna di servizio. Al contempo condividerà con lui le indagini sui suoi casi e anche i pericoli connessi.
Altri personaggi
Poi c’è il carabiniere pensionato abruzzese, Simone Marchini, detto “Ciammarica” che in abruzzese significa lumaca. Lui diverrà il suo aiutante e si farà scorrazzare per la città prima in vespa e poi in macchina, dato che Finzi nelle prime avventure non ha la patente (poi grazie alle lezioni del “Ciammarica” riuscirà a prenderla). Inoltre il buon vecchio Marchini ha la particolarità di massaggiarsi i piedi ogni volta che entra in casa Finzi, accompagnato dai rimproveri di quest’ultimo puntualmente placati dal pensionato, ricordando i pagamenti arretrati per i servigi.
Il commissario Salimbeni, con il quale si scontrerà nella prima avventura, per poi in seguito guadagnarsi la fiducia (be… quasi!). Il portiere del palazzo del Finzi, che richiederà i servigi del detective ma non volendo mai pagare. Infine le due figlie: un’arista dispettosa come una scimmia e l’altra non propriamente una santa!
Il personaggio Finzi lo potremmo definire un anti-eroe dei detective, dato che nonostante il diploma per corrispondenza, sa usare le mani oltre che l’intelletto per risolvere le situazioni, in base alle necessità dettate dai vari casi.
Inoltre il nostro, nel tempo, ha affrontato varie avventure al di fuori dell’ hinterland milanese. Giappone e Usa sono degli esempi, in pieno stile Alan Ford dato che l’autore è il medesimo.
PICCOLA CURIOSITA'
la bambina/attrice che nel film interpreta la dispettosa Arista è Barbara de Bortoli, poi diventata la voce guida della Tim.
Secondo il mio modesto parere i romanzi meriterebbero di essere trasposti in una serie-TV. Chissà magari un giorno…