Sgarbi che butta giù statue
Sgarbi che butta giù statue
Notizia della settimana scorsa riguardante Vittorio Sgarbi, il quale dopo aver saputo che a Castiglion Fiorentino, precisamente a Manciano, in provincia di Arezzo, qualcuno aveva imbrattato con della vernice rossa la statua dedicata a Roberto Benigni, ci ha fatto sapere che lui vuole abbatterla.
Sgarbi il provocatore
A questo punto il nostro Vittorio che butta giù statue preso dall’enfasi, lancia la sua provocazione: quella di voler proprio abbattere la statua dedicata al Benigni. Probabilmente il tutto sull’onda delle proteste in corso negli Stati Uniti, dove in alcune città sono state danneggiate statue dedicate a personaggi della storia degli USA un po’ controversi. Ma anche forse per il trattamento che ha subito la statua di Montanelli a Milano [qui la notizia], il Vittorio apprezzato critico d’arte (?) ha affermato che la statua del Benigni non gli piace e va abbattuta.
La statua della discordia raffigurante Roberto Benigni
Sgarbi critico d’arte
Chi vi scrive crede che definire Sgarbi un apprezzato critico, sia ormai anacronistico. Dato che il buon Vittorio la sua ultima pubblicazione da critico l’ha edita nel 2008. Tra l’altro vorrei ricordare che nello stesso anno una sua introduzione a un volume sul Botticelli venne riconosciuta come un plagio [fonte Wikipedia].
Detto questo forse sarebbe meglio classificarlo come politico, dato che ormai ricopre incarichi politici dal 1994 ad oggi. Da sindaco, parlamentare, eurodeputato ha ricoperto quasi tutti gli incarichi possibili. Con alterne fortune, delle quali potete leggere su Wikipedia.
Da provocatore ad adulatore
Fin qui allora tutto bene, infondo può anche essere una provocazione divertente. Peccato poi che il caro Sgarbi che butta giù statue come suo solito, si lancia in una bella leccata di fondoschiena.
Buttare giù la statua di Benigni, per costruirne una al sindaco e a Salvini.
Esatto, proprio così, a Salvini. Cosa ci incastra Salvini con Castiglion Fiorentino? Semplicemente niente! Ecco per cui la provocazione si trasforma in una ruffianata, tra l’altro mal celata.
Ovviamente l’altro tirato in causa è il sindaco di Castiglioni, chiaramente un sindaco di centrodestra. Ci mancherebbe altro!
Fonte Arezzo Notizie